Bea e Filippo

Bea e Filippo

venerdì 13 aprile 2012

Approcci diversi... per fortuna è solo uno sgabuzzino

A mia moglie è venuta l'idea di sistemare lo sgabuzzino di casa e per farlo in modo moderno (così dice lei) qualche sera fa ha convocato un falegname per "attrezzarlo" stile cabina armadio. La scelta non mi dispiace per due motivi: anzitutto perchè per una volta non si è affidata all'Ikea (non ho nulla contro questa fantastica azienda, ma ogni volta che mia moglie entra nei suoi store infernali se ne esce col doppio di quello che ci serviva, e poi odio montare mobili!!!) e poi perchè in effetti, nonostante sia solo uno sgabuzzino, è impresentabile sia nella composizione dell'arredamento (è la fiera del riciclo antifunzionale) che nella disposizione di quanto lì è collocato. Il riferimento alle scarpe di moglie e figli è puramente casuale... le mie sono praticamente invisibili.
Fatto sta che la sera dell'appuntamento alle 20.00 si presenta puntualissimo (convocato dalla mia signora) un simpatico falegname consigliato dai nostri super vicini di casa. Mia moglie - guarda caso - non c'è, è in ritardo. Cheffare? Se mi metto a fornire dettagli su come svoglere il lavoro sbaglio di sicuro, allora prima comincio a prendere un po' di tempo, poi con Bea e Filippo non più contenibili, prendo un'iniziativa geniale: gli mostro il ripostiglio e dico in maniera decisa e convincente: "Guardi, questo rispostiglio in qualche modo va reso utilizzabile  e razionale: lei prenda un po' di misure e faccia finta che sia suo e me lo organizzi come meglio crede. Non mi faccia spendere una follia (è pur sempre uno sgabuzzino, ndr) e faccia in modo che tutto quello che vede qui dentro possa essere sistemato in maniera decente. Quello che propone a me andrà bene di sicuro!". Il falegname un po' sorpreso capisce il mio spirito libero, accetta la sfida e si mette al lavoro.
Dopo venti minuti finalmente arriva Lei (mia moglie). Saluta rapidamente, ma con affetto, i suoi familiari (me e i bambini) e rivolgendosi al falegname iniza: "Scusi il ritardo, allora ha cominciato a vedere più o meno il lavoro? Ecco per la precisione il ripostiglio lo voglio così." e via con descrizioni dettagliate e indicazioni inequivocabili. quasi un'ora di confronto serrato su imporbabili scaffallature, angoli da nascondere, spazi da valorizzare, linee da salvaguardare... mi eclisso quasi imbarazzato e decido di mettere a nanna i piccoli. Finito lo sgabuzzino noto con sospetto che si trasferisce nello studiolo attiguo e inzia praticamente a dettare un "draft" per un armadio. Dopo dieci minuti è appaltato pure quello. Vabbè questo non era a preventivo, ma si sà "già che ci siamo"... il "già che ci siamo" comincio veramente a sopportarlo poco.
Alle 22.00 il falegname saluta e promette disegni dettagliati in una settimana. E' andata anche questa.
Ma il mio affidarmi ciecamente alla competente e professionale fantasia del falegname era poi così sbagliato?


Non era proprio così, ma è per rendere l'idea della professionalità


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