Bea e Filippo

Bea e Filippo

lunedì 28 maggio 2012

Calcio e Dinosauri

Che cosa avranno in comune il calcio e i dinosauri? Nulla, per ovvi motivi, a partire da quello anagrafico: il calcio è stato inventato molti milioni di anni dopo la scomparsa dei dinosauri.
... il colore è casuale
Ma in questo we, quasi a festeggiare due giornate di sole  nel fine settimana – merce rara dell’ultimo mese - , sono stati proprio loro i protagonisti. Ma procediamo con ordine.
Il calcio. Sabato mattina m’è toccato ristaccare le scarpe dal chiodo. Da quasi un anno non mettevo piede in un campo… e sinceramente il mio fisico aveva approvato questa scelta. Non ne poteva più di lottate per giorni, dopo una partita, con l’acido lattico. Questo invisibile nemico dei muscoli rendeva un inferno ogni post partita. Ogni passo, ogni movimento, ogni sforzo umano era caratterizzato da una crudelissima e dolorosa lotta che i muscoli, costretti al movimento, dovevano sostenere. A malincuore avevo detto stop! Ma sabato il mio gruppo di amici era decimato, ne mancava uno ed io ero l’ultima spiaggia, l’ultimo della lista rispettosamente mai convocato da mio volere… ecco l’inattesa richiesta: “Daiii vieni a giocare!”. Tra mille dubbi, non sono riuscito a dire di no! Ma a una condizione: “Gioco in porta!”. I movimenti sono limitati e non sono costretto a correre. Non sono un portiere, è vero, ma i rudimenti del n° 1 li possiedo e quindi chissenefrega… almeno loro giocano ed io non mi massacro i muscoli.
Non è andata, malissimo. Mi sono divertito. È pur vero che dopo 5 minuti un mio compagno s’è stirato per cui abbiamo giocato comunque in dispari, ma alla fine un rocambolesco 6 a 6 ha accontentato tutti. Non tutti i goal che ho subito erano imparabili, ma quando un portiere non fa papere clamorose non viene neppure criticato troppo! Un dignitoso 6 credo di essermelo meritato.
Nonostante avessi limitato al massino gli sforzi mi sono reso conto che comunque un corpo non allenato subisce anche con  poco… ma l’acido lattico stavolta non centra.

La domenica invece è stata la giornata dei dinosauri. Mia moglie assolutamente aveva voglia di pic nic con bimbi. La giornata è iniziata con il ritornello: “Oggi dobbiamo andare da qualche parte, non voglio stare in casa!”. La situazione s’è fatta subito abbastanza complicata: “Possiamo andare al lago, su questo fiume, da quest’altra parte…”. Per carità tutti luoghi belli ma, se non si conoscono precisamente le mete,  il rischio è di girovagare per ore a cercare il posto giusto. E mi immagino già le scene. Ecco allora il colpo di genio: “Propongo di andare al parco dei dinosauri. Ai bambini piacerà tantissimo e mi hanno detto (questo funziona sempre) che è davvero bello!”.  Puntare sui bimbi significa andare a colpo sicuro… e ho centrato il bersaglio. Si esce, e va bene, ma almeno la meta è certa, non è lontanissima, il pic nic si può fare e sono certo che i bimbi apprezzeranno. Mi sono giocato il Jolly.
Nel giro di mezzora siamo in macchina e alle 11.00 eccoci già dentro il parco alla caccia dei dinosauri! Tralascio la cronaca, ma oggi Bea a Filippo si sono fatti 4 km a piedi (anzi spesso di corsa), ogni dinosauro era una scoperta, un nuovo amico (“buono, brutto, cattivo, simpatico, piccolo, gigante, pauroso, spinoso, ciccione, femmina perché aveva gli occhi truccati - !?! -, arrabbiato ecc.” tanto per usare gli aggettivi e le espressioni di Bea e Filippo). Pure il pic nic ha funzionato alla grande (grazie mamma!).
Domenica volata via in un Parco molto carino e davvero a dimensione di bambino! … anche se alla fine non è dispiaciuto neppure a noi genitori!

Calcio e dinosauri: morale? Nessuna.. anzi, no: il divertimento: se c’è, è tutto a posto!

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