Non ne faccio una battaglia personale. Neppure sociale. Non parto lancia in resta per una crociata inutile. Ci mancherebbe. Non voglio urtare neppure la sensibilità di chi si sta mobilitando da giorni con idee, con iniziative e con invenzioni per dare all'Halloween italiano una connotazione simpatica. In fondo come stimolo alla fantasia ci può stare. Liberi tutti di accogliere e vivere gli appuntamenti che si preferiscono. Per carità.
Semplicemente a me halloween non dice proprio nulla, non mi stimola la fantasia e non mi fa venir voglia di trasmettere ai miei figli nessun desiderio di "scherzetto o dolcetto" o di zucche di vario genere. Non ce la faccio. Che ci posso fare? Non riesco a non rimanere indifferente a tutto sto tran tran di nero e arancio, ad una simbologia che mi sembra lontana, poco credibile, artificiosamente costruita ed importata da noi per fare cassa in un periodo "morto". Nulla di scandaloso, ma neppure nulla di attraente... per me.
E' un appuntamento che non riesco a collocare in un orizzonte che mi spinga a trasmetterne un significato. Se non ne sono attratto e non so spiegarne (perchè non lo vedo e non lo capisco) il senso perchè devo sbattermi a promuoverlo? Forse per far sentire i mie figli maggiormente inseriti nel contesto socio culturale che invece ne promuove la celebrazione? Mah, per fortuna non mi sembra così traumatico non esserne devoti, neppure per i miei figli.
Non voglio neppure proporre la contrapposizione nazional culturale con la festa di Ognissanti o con il ricordo dei defunti, non mi interessano battaglie di questo tipo. Anche se per certi versi mi spiace un po' vedere che queste ricorrenze siano relegate alla nostalgica sensibilità delle persone più sù d'età, come se il binomio naturale vita-morte non sia per tutti, giovani o bimbi compresi... ma qui si entra in discorsi di altra natura. Almeno - e tocco ferro - non si propone di portare la zucca nei nostri cimiteri.
Chiedo "perdono", quindi, se i miei bimbi non si stiano appassionando al mondo della "zucca"... lo so, verrò punito. Ma vale chiedere perdono senza pentimento?