Bea e Filippo

Bea e Filippo

mercoledì 6 febbraio 2013

Contro i Mulini a vento

La campagna elettorale in corso sta diventando una specie di gioco. Il gioco a rilanciare le proposte, soprattutto le stronzate, dei candidati enfatizzandone ironicamente la portata onirica.
Il web sta sguazzando in tutto questo. Si alimenta e viralmente invade ogni spazio con battute, immagini ritoccate, commenti ironici o sarcastici. Amplifica, rilancia, evidenzia: e dà voce. Forse il problema è proprio questo: dà voce alle stronzate. Che siano ridicolizzate o meno diventano loro le protagoniste indiscusse del dibattito. Se anche uno volesse sentire altro non riesce perché sono le sparate demagogiche a catturare l'attenzione, a innalzare lo share, a creare polveroni. Non c'è nulla da fare: la questioni concrete (non le chiamo serie perché poi alla fine tutto è serio), rimangono nell'ombra, relegate nei dibattiti da specialisti, ai margini della massa. E' così. E ci si casca  a ogni elezione!

Ieri sera mi sono imbattuto in una lettera di un Papà Blogger: Papà for dummies
S'è permesso di scrivere una Lettera aperta al futuro governo. L'ha fatto (leggetelo)! Non ci posso credere. Ha osato mettere sul tavolo tre o quattro cose concrete che potrebbero essere utili alla vita di una famiglia.
Non ha parlato di IMU, condoni, legge elettorale, Riforme iperuraniche, di corruzioni presunte, di spread. No si è limitato  a evidenze dimenticate: che gli insegnanti sono una categoria trattata di "merda" (come la scuola), che i bambini sono di fatto "un peso" per la società italiana e non una risorsa... che le politiche della famiglia sono ferme sostanzialmente al "medioevo".
Ho semplificato. Mi perdonerà (spero)... ma il succo è più o meno questo!

Aggiungo per rafforzare i concetti pochi, inutili pensieri.
I bambini sono una tassa indiretta! Diciamolo senza remore e reticenze. Per il nostro Stato in bambini sono oggettivamente un'altra opportunità per fare cassa. Le spese connesse alla gestione, alla crescita, allo sviluppo, all'educazione ricadono sulla famiglia... indistintamente che sia ricca o  povera (in proporzione molto di più su quella meno abbiente). Da risorsa per il futuro, da garanzia del futuro a "soggetti in avanzo" (come giustamente chiosa Papà for dummies). 
Le politiche familiari in Italia sono delegate alle famiglie stesse: ognuno si deve arrangiare! Con i 30 euro (60 se si lavora in due) degli assegni familiari devi far fronte a quanto lo Stato non ti può offrire. O non ti vuole offrire, perché non mi vengano a dire che i finanziamenti per gli asili Nido, quelli parificati sono bloccati perché i soldi non ci sono quando lo sperpero di soldi  che personalmente gli amministratori fanno regolarmente è sotto gli occhi di tutti... sono scelte premeditate! Faccio populismo di proposito... ma in questo caso so "checciazzecco"!
Le politiche sul lavoro per i genitori sono un'elemosina da Paese per "vecchi". Ma perché non si ha il coraggio di "copiare" da nazioni tipo la Norvegia? 

Caro Papà for Dummies ho aggiunto alle tue parole le mie perché i mulini a vento che le faranno rimbalzare verso l'ignoto possano girare più in fretta...

Almeno ci si prova! 


7 commenti:

  1. A questo punto, con una punta di ansia, mi domando a chi tocchi fare Sancho Panza :)

    Oppure forse, un passo alla volta, questa cosa potrebbe cominciare a sembrare un'armata brancaleone. Un po' ci spero, non per noi, anche se la disillusione è grande.

    Un abbraccio ai tuoi splendidi figli

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    1. credo sia nostra responsabilità cercare di far qualcosa per migliorare il futuro dei nostri figli... anche se è estremamente complicato

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  2. molto interessante, grazie x la segnalazione. alla fine dice più o meno le stesse cose che ti scrivevo ieri in un commento... credo che gli unici che possono credere alle barzellette di questa campagna elettorale siano i vecchietti che guardano il mondo attraverso le TV di Berlusconi, e i bamboccioni che vivono ancora con mamma e papà a 40 anni e non hanno nessuna voglia di schiodare.

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  3. Anche io l'avevo letto: molto bello!

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  4. Che il futuro governo abbia grandi probabilità di deluderci, è chiaro.
    Ma a deluderci saremo noi stessi e il nostro voto? Crederemo davvero a false promesse? Tra un mese potremo parlarne, io continuo ad incrociare le dita.
    Bravi a far circolare idee, magari siete mulini a vento ma ci siete.

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  5. Non c'è bisogno di scomodare la Norvegia, sarebbe già un sogno se avessimo le politiche sociali della Repubblica Ceca, per dire. L'Italia è all'ultimo posto OCSE per spese sociali per la famiglia, e quindi ha davanti circa 35 Paesi sviluppati, cioè tutti. Io mi occupo di queste cose e inoltre abito in Inghilterra, dove un bambino è una vera e propria *fonte di reddito* (welfare) per la famiglia, quindi i temi di cui parli mi ossessionano ogni giorno. Paola

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