Bea e Filippo

Bea e Filippo

giovedì 27 giugno 2013

Genitori Blogger .... oltre le opinioni

Il tema è lanciato da Rossella Boriosi su la 27Ora, il Blog del Corriere della Sera: Genitori Blogger: è giusto parlare dei nostri figli in rete? E la loro Privacy?
Rossella cerca di delineare i contorni della questione suscitando interrogativi e stimolando una riflessione in merito. Lei stessa né è coinvolta. 
Riflessioni e dubbi, che poi trovano spazio nei commenti successivi (quasi tutti di blogger) che aggiungono temi e argomenti. Nella logica della  viralità e condivisione dei pensieri che cercano di fornire un contributo o un’esperienza. 

Ad un certo punto spunta questo commento.

Lettore 2672835, mi fanno un’infinita tristezza tutti quei genitori che con “affettuosa” indifferenza postano qualsivoglia immagine – nonché racconto – dei loro figli e della loro vita al web. Una vita fatta di gesti, parole, intimità… Il suo articolo è molto interessante, perché si pone una domanda nell’interesse dei figli e dei bambini. Già, perché nel loro interesse, vengono fatte assai poche cose in una società adultocentrica come la nostra! Rispetto zero, per piccole e indifese creature che vengono spesso trattate come accessori, belli e felici nelle foto mostrate al “mondo”, come un paio di scarpe nuove. Il tempo che viene consumato per mostrare e/o raccontare di loro, i bambini lo passerebbero volentieri con noi, genitori consapevoli e presenti al momento, leggendo un libro, facendo una corsa al parco… questo più di ogni altra cosa conterebbe per loro; senza voler parlare della privacy e del fatto che quando saranno più grandi, forse, potrebbero non apprezzare proprio per niente le “simpatiche” condivisioni effettuate da genitori distratti e affettuosamente indifferenti. Ma questa è una mia opinione e, come è ovvio, io non ho nessun blog, non me ne vogliano chi lo ha. 

Non resisto e replico.
Caro lettore 2672835, (senza nome…): sintetizzo: “infinita tristezza”, “affettuosa indifferenza,rispetto zero, Bambini accessori, come scarpe nuove. Tempo rubato a loro per scrivere e invadere la privacy. Per finire: genitori distratti e affettuosamente indifferenti. Almeno s’è fermato/a qui. mancava solo richiedesse l’incarcerazione preventiva… Non “gliene voglio”, anche se ho ho un blog, e ogni tanto posto foto. Non “gliene voglio” perché, nonostante i mille difetti che ho come padre, non mi riconosco in quello che descrive… non tanto perché non rubo tempo tempo per scrivere (i miei figli alle 9.30 di sera dormono beatamente), e neppure per un’acritica visione della mia vita. Ma perchè l’avere un Blog non è un discrimine rispetto all’essere o meno un buon padre/madre. Non è detto, inoltre, che lei che non ha un blog riesca ad essere rispettoso, che non sia distratto, che passi tutto il tempo che può con i bambini… che non sia indifferente. Un conto è esprimere un’opinione sul tema: blog si o no? Farlo così o pomì?  Un conto è giudicare chi scrive. E pensi che cerco pure di insegnarlo ai miei bambini… nonostante scriva un blog. “Non gliene voglio” anche se credo sia importante pesare le parole prima di scriverle (si ricordi che rimangono)… per una sorta di rispetto che forse leggendo qualche blog lei potrebbe riacquistare riconoscendo che la relazione educativa e genitoriale con i propri figli non si gioca nel o col Blog… ma in ben altre circostante. E proprio per queste - a lei ignote - le consiglio di evitare – almeno per rispetto – sentenze verso le persone … questo sì genera “infinita tristezza. 

Per chiudere con la lettrice 2672835(si scopre che è una donna e mamma) che cerca di correggere il tiro. 

Caro ilmiosuperpapa, le chiedo scusa e la ringrazio per aver risposto alla mia “opinione” con gentilezza. Sono su tutto d’accordo con lei, è vero quando scrive che avere un blog non è un discrimine rispetto all’essere o meno un buon genitore ed è altrettanto vero che non avere un blog, non sia certo garanzia dell’essere un buon genitore. Ho alzato un po’ i toni senza rendermene conto, ma non volevo giudicare cattivi genitori tutti coloro che postano qualcosa sui loro figli o che hanno un blog a riguardo. Evidentemente invece l’ho fatto e mi dispiace, ma quando si parla di bambini, si parla di persone che non hanno modo di decidere della loro vita né di difendersi e, sulla base della mia esperienza – seppur misera – noto spesso una forte mancanza di rispetto nei loro confronti. Ecco, questa cosa mi fa arrabbiare moltissimo e allo stesso tempo mi rende molto triste. Non può negare che in questo caso, come in tanti altri, gli adulti abusino troppo spesso del loro “potere” senza mai chiedere il permesso!!  La ringrazio per avermi fatto riflettere su ciò che ho scritto, alla prossima cercherò di esprimermi in maniera diversa e… visiterò senz’altro il suo blog appena possibile!! Sono una super mamma anch’io!! 

Rimango dell’opinione che a un figlio cresciuto  faccia più male leggere commenti come quello della lettrice-mamma 2672835, che non i post dei propri genitori… magari con qualche foto. 
Ma questa è la mia opinione.

Forse sono uno scassa palle…,  a me piace leggere opinioni, anche diverse dalle mie… piace il confronto. Ma quando spacciare giudizi gratuiti per semplici opinioni mi infastidisce e parecchio…... 
anche perché mancanze di rispetto verso i bambini (i propri figli) da parte dei Blogger io non ne ho nè viste nè lette...

mercoledì 26 giugno 2013

Il primo... animale in casa

Lo temevo. 
E' arrivato. 
Inatteso, almeno per me. 
Non sono riuscito a sorridere, né a simulare comprensione.

E' arrivato il primo animale (vivo e non umano) in casa Mescia!
Beatrice, per il suo compleanno ha ricevuto una tartaruga!

Tartaruga e suo acquario.
L'acquario lo avrei pure accettato... ma la tartaruga...

"E' un animale per cui non c'è praticamente nulla da fare... 
non si deve neppure cambiare l'acqua... basta nutrirlo". 
Mi è stata "venduta così"...
(Come non apprezzare la sensibilità dei nonni, che di fronte ad una timida richiesta fatta "per sbaglio", non hanno saputo resistere?)....

Vabbè: tartaruga a "manutenzione zero"... posso farcela!
Magari...

Per poi scoprire che l'acqua va cambiata 2/3 volte alla settimana. 
Che l'acqua non deve essere troppo fredda,
... quindi senza riscaldamento urge acquisto di lampada speciale...
Che se non si riesce a cambiare l'acqua bisogna prendere una pompa per il riciclo...
Che deve mangiare variegato, ma non troppo...
Che nell'acquario va messo l'isolotto.
Che la rucola le fa male, mentre le carote no.
Che è meglio darle pesce vivo, rispetto a quello liofilizzato.
Che ogni tanto è utile spazzolarle la  "corazza"... che se non è dura è perché non ha abbastanza proteine..
Che può campare fino a 30 anni...

Che anche una Tartaruga silente è abbastanza inerme può essere fonte di dissidi e continui richiami ad attenzioni indesiderate: "gli dai troppo da mangiare, bisogna spostarla al sole, perché non cambi l'acqua? Ci pensi tu a comperare il pesce? prepari le carote? Ma non dare l'insalata! papà la voglio pulire...papà la metti sull'isolotto? papà posso dagli i gamberetti? papà perché non si muove? papà perché va sotto la sabbia? papà la pompa non funziona...".

E sono passati solo quattro giorni dal suo arrivo.
Mi piacciono gli animali e li ammiro perché in generale sopravvivono in questo mondo dominato da noi umani... poveri loro.
Sono abbastanza benevolo nei loro confronti.
Adoro i documentari.
Ma in casa no... almeno nella mia.
Perché costringerli alle mura domestiche? Quelle dell'uomo?
Non è detto che tutti gli uomini siano bravi con gli animali.
Perchè rischiare?
Gli animali regalati ai bambini sono un onere per i genitori... vi pare?

Vivo questo dilemma: la guardo... e mi fa tenerezza.
E cerco di accudirla... non sono un carnefice.
In fondo il mio spirito bucolico sa imporre la propria natura pacifista...
La osservo...
e allo stesso tempo mi vengono in mente soluzioni alternative.
Se la portassi in montagna da mia mamma con la scusa che non possiamo gestirla durante le ferie e la dimenticassi lì per il resto dei suoi giorni?
(la potrebbe mettere nella piscina...).

Cara "Shark Turtle" - così ti hanno chiamata Bea e Filippo - sopportami.... 
Magari riusciremo a volerci bene...








martedì 25 giugno 2013

Otto anni fa...

... questa ti piace
Otto anni fa...

Ricordo quando arrivasti accompagnata da tuo papà...
Lui quasi impacciato dall'emozione e tu ....
Ma quanto stavi bene con quel vestito?
Ricordo che fu una vera festa (parenti nel numero giusto) e tanti amici...
Contenti di essere lì...
Ricordo un sacco di sorrisi
Ricordo un'aria leggera, serena
Immersi nello scenario che desideravamo
Ricordo la nostra felicità

Non un inizio
Non un punto d'arrivo
Ma il passo più importante... il nostro più bello!

Otto anni fa...

Buon Anniversario!




mercoledì 19 giugno 2013

Sorpresona! ... e mal di denti

Ore 5.30. Sono sveglio come un grillo...
Non mi sto preparando per andare a correre, anche se mi farebbe bene. Non ho appuntamenti di lavoro particolari.
Mi fa semplicemente male un dente!
Maledetto dente che mi stai togliendo il godurioso sonno mattutino...
Fa caldo... mi duole il dente, mi si è pure gonfiato il labbro... il tutto presagio di una giornata di m**.

Mentre aspetto che arrivi l'ora del risveglio anche per gli altri (mamma e figli)... sono tentato di svegliarli prima, memore della celeberrima battuta di Giovanni: "Esco di casa alle 3 di notte e comincio a sparare all'impazzata", "Come mai - chiede Aldo -?". "Se non posso dormire io, non capisco perchè lo debbano fare gli altri...". Più o meno fa così...
Ma non lo faccio, colto di un improvviso attacco di bontà!

E allora leggo il Corriere della Sera. Ebbene sì, mia moglie è fissata con "Ore Sette"... vuol dire che te lo mettono fuori dalla porta di casa.
Lo sfoglio distrattamente, ma ad un certo punto ecco un titolo che mi cattura: 


Rammento il "concorso" che il Corriere aveva lanciato in concomitanza della Web serie Mamma Imperfetta. Ricordo che la sera mi piaceva leggere le varie storie.
Oggi ne hanno pubblicato 5. Scelte per da loro. 

Continuo la lettura ed ecco la sorpresa.


Hanno scelto anche il mio breve racconto! 
Ricordo che non sapendo bene come raccontare la storia di un Papà Imperfetto quale sono io, postai un estratto di un post che avevo scritto proprio su Mamma Imperfetta. Mi sembrava in tema... e mi piaceva.

Ed è piaciuto pure al CdS.
Forse per l'ironia? Forse perchè, ironia a parte, l'arte di arrangiarsi è ancora apprezzabile... alla faccia delle perfezioni o delle imperfezioni create ad arte?
Chissà?

Sorrido, a fatica col labbro che mi ritrovo.
Tento di svegliare mia moglie per la notizia del giorno, ma gentilmente mi manda a quel paese...

La giornata avrà un decorso tutto da decifrare (vado o non vado dal dentista?)... ma ammetto e lo confesso: vedermi pubblicato mi ha fatto davvero un gran piacere!

E adesso sveglio tutti!!!

PS. Hanno messo On Line tutti i racconti: In "Mamme e non solo, ci salva l'ironia".



lunedì 17 giugno 2013

Natura, sole e libertà!

... sulla "vetta"
Lo scorso anno avevo inneggiato allo stato brado: cioè al fatto che i miei figli potessero trascorrere momenti all'aperto, scoprendo liberamente quello che la natura offre. Pochi vincoli e molto spirito d'iniziativa...
Che lo potessero fare senza troppi limiti, costruendosi la gestione del tempo secondo i desideri del momento e adattandosi ad accogliere. Attenzione ai pericoli, certo, ma per il resto....

In questo fine settimana, finalmente, siamo riusciti a gustarci due giorni  in montagna, e pure con tanto sole. 
Due giorni intensi: i bambini hanno praticamente passato tutto il tempo all'aperto... in compagnia di un'amica hanno costituito un trio fenomenale.
Ormai Bea ha quasi sei anni, Filippo va per i quattro... non hanno più bisogno di attenzioni continue. Il bello del loro crescere. 
In certi casi riescono pure a stimolare il mio spirito un po' teppistico...
E questo, che non è un dettaglio,  ha reso questi due giorni ancora più divertenti.

Andiamo al sodo: li ho visti catturare insetti da mettere nella loro gabbietta, andare a buttare le briciole di pane secco sul mega formicaio del bosco ("devono fare la scorta per l'inverno..."), catturare girini per poi costituire un piccolo allevamento nella fontana di casa... 
Inciso: Filippo dopo vari tentati vi finalmente ne cattura uno. Esultante viene da me ed esclama:"Papà ce l'ho fatta, ne ho preso uno! Sono Figo, sono figo, sono figo!". 
Lo ha ripetuto ben tre volte! ... e mi ha lasciato di stucco.
... momento di relax, per asciugarsi

Mi hanno aiutato a ripulire il prato dai rami dell'albero che ho tagliato (era una vita che non tagliavo un albero - vabbè, un piccolo pino  di un paio di metri - ... che bella sensazione).
Hanno raccolto, durante la passeggiata domenicale, un sacco di piccoli sassi per la loro "collezione"... Hanno tentato di "scalare" qualche masso abbordabile, e in certi casi se la sono pure cavata mica male...
Si sono rincorsi, bagnati, asciugati e ribagnati... ad un certo punto non avevamo più vestiti di ricambio... avevo immaginato un we un po' più tranquillo.

Hanno corso, saltato, si sono sporcati, graffiati. 
Raccolto fiori e assaggiato il "pane e vino". 
Fatto polpette di fango e creato piccole tombe per gli insetti defunti.  
Si sono ricordati che le ortiche pungono e che la cacca delle mucche è meglio evitarla.
... forse che i tizzoni sporcano?

Hanno scoperto, pure, che con i tizzoni spenti si può colorare un po' tutto (anche se stessi...). In questo caso la mia tendenza a far sperimentare (cfr foto), non è stata molto apprezzata - e capita -  dalla mamma...
Il tutto - i due giorni alpini -  si è concluso con Filippo in lacrime: "Non voglio tornare a casa...". Lacrime placate dalla promessa che se il tempo lo permette sabato si replica....

Niente di artificiale: tutto rigorosamente "naturale". Allo stato brado per me vuol dire lasciarsi guidare da ciò che naturalmente si trova. A quanto la natura ti mette nelle mani per divertirti.
Da subito ho cercato di far vedere a Bea  e Filippo che spesso all'aperto si trova il necessario per divertirsi, basta avere un po' di fantasia e lasciarsi guidare.
La mia soddisfazione sta proprio in questa conquista che ho visto in loro: quella della natura. Alleata e amica per rendere le giornate piene di novità!
"Papà, la montagna ci piace molto...", ad un certo punto se ne sono usciti con questa esclamazione... 
Ed io mi sono sciolto!






venerdì 14 giugno 2013

L' E-Commerce... e i danni che faccio...

L'invenzione dell'E-Commerce, per quanto mi riguarda, è una benedizione... per uno che ama pochissimo andare per negozi, passare del tempo nei centri commerciali, accedere alle varie vetrine on line è una liberazione.
Navigo, osservo, scelgo, ordino. E' tutto sempre scontato, per cui penso pure di risparmiare un sacco.
Pantaloni, camice, magliette, scarpe (ma con queste ho capito che se non le provi è un casino...). E poi i vestiti per i bambini, i giochi, i libri, i Cd... i regali di natale, qualche pensiero per mia moglie... ma ho preso anche il vino, liquori regionali introvabili, coltelli, pentole, lenzuola ... (mi fermo per pudore verso stesso...).

Mi piace comperare on Line. E' comodo, veloce e indolore... (almeno in apparenza). In più il reso è ormai molto semplice.
Fino a qui il positivo.

Gli aspetti negativi però non mancano.... e col tempo cominciano ad emergere.
a. L'acquisto On Line si basa sempre sulla scontistica ... è abbagliante. Ergo: spesso compero ( e mia moglie a ruota)  più di quanto mi serva.
b. I conti veri li fai solo alla fine... con l'estratto della Carta di Credito... ed è sempre troppo tardi.
c. Le foto non sempre rendono bene... e quindi capita che ricevi qualcosa che immaginavi diverso (si può sempre rendere... ma qui si entra in un efficientismo a cui non sempre riesco ad adeguarmi).
d. Capita di comperare "stronzate"... perchè colpiti da offerte particolari. 
e. L'acquisto On Line, poi, spinge all'atto compulsivo... l'idea di un immediato (e immeritato) accesso a qualcosa che avevi deciso di lasciar perdere, ti riemerge di colpo di fronte alla possibilità di comperarlo On Line, a poco prezzo e in fretta.... vince allora la compulsione, si cede alla tentazione ed ecco il danno.

E m i sa che questa volta l'ho fatta grossa.... (almeno grossina)

E' questa!
Ho acquistato una piscina gonfiabile per mia mamma.
L'ho fatto perché quando sono da lei i miei figli  la possano usare per divertirsi in acqua. Mi è sembrata una bella idea, a poco prezzo... ma l'ho fatto in modo compulsivo.
Il desiderio di offrire "un'attrazione in più" e con la certezza di rendere i miei figli e mio nipote  contenti.
Mi sono soffermato poco sull'aspetto pratico: le dimensioni, la logistica, la gestione.
Questi temi sono antitetici alla compulsione...


Che fosse 3x2 mt, mi è sembrato un dato insignificante (quelle olimpiche sono lunghe cento metri...).
Che anche solo gonfiarla potesse comportare un impegno non indifferente l'ho ritenuto un dettaglio...
Che riempirla, svuotarla, pulirla, mantenere l'acqua limpida potesse essere impegnativo, non mi ha sfiorato la mente.
Che di acqua ne servirà un sacco...
Che lo spazio dove metterla c'è, ma magari al prato del giardino mia mamma è affezionata...
Tanti che la compulsione dell'acquisto ha respinto preventivamente, ma che ora riemergono con impellente urgenza, anche perchè l'acquisto è già partito... (... e non amo i resi).

Devo avvisare mia mamma (dimenticavo... la compulsività non esige informare il destinatario): ho un WE per trovare le parole giuste, le motivazioni inattaccabili.... o implorare comprensione e perdono.

Vabbè, alla fine è una cosa bella... vero?






mercoledì 12 giugno 2013

... di amicizia

Di amicizia se ne parla un sacco. Di amici forse ce ne sono di meno.
Meglio, c'è chi considera amici persone viste anche solo un paio di volte. Chi invece investe di valori importanti e quindi distingue tra conoscenti e amici.
Credo nel fatto che i termini debbano rappresentare qualcosa, che abusarne significhi svuotarne il senso. 
L'amicizia per me è un legame importante che genera prossimità, confidenza. Che apre a condivisioni di vari livelli. Si fonda su simmetrie, simpatie, gesti gratuiti, affetto, rispetto. Si salda nel tempo e esige tempo per essere coltivata. Resiste al tempo, ma questo non è scontato...
Le persone si incontrano per caso e in varie circostanze, ma non è detto che tutti diventino amici. L'amicizia si costruisce per scelta condivisa e non è mai un atto unilaterale.
L'amicizia non è mai possessiva o invadente: si nutre di libertà perchè non è un legame esclusivo... la ucciderebbe.

Gli amici per me sono importanti. In certi momenti possono essere un appiglio importante, ma non sono funzionali al bisogno: con loro si condividono momenti di puro svago, spazi "inutili" (nel senso nobile dell'inutilità come tempo apparentemente non produttivo...) di tempo, ma pure situazioni di supporto reciproco.
Ad un amico non si ha paura a chiedere. Si accetta anche un no. Se lo dice è perchè non poteva proprio.

Da qualche giorno mi frullano per la testa questi pensieri perchè domenica sono stato a pranzo da un mio ex compagno di Liceo. Non lo vedevo da 10 anni (circa), e tra la maturità del '90 ad oggi sono comunque state poche le occasioni di incontro... le distante hanno inciso un sacco. Oltre alle varie vicende esistenziali di entrambi. Un pranzo con mogli e figli.... altro scenario dalle scorribande liceali.
Eppure domenica, tra i ricordi liceali, e le discussioni su figli e vita di famiglia... è come se avessi sperimentato   la resistenza al tempo di questo legame. 
I ricordi vivi, gli episodi che ci hanno visto protagonisti nel bene e nel male a quei tempi: tutto è riemerso quasi quel tempo fosse ieri e non   20 anni fa... 23 per la precisione, e per infierire.

Non so se è stato il legame di quei tempi, quell'essere compagni e amici in un frangente speciale della nostra vita che abbiamo particolarmente amato.
So solamente che il tempo non cancella tutto, non ce la fa. Molto resiste dentro di noi: associa immagini a sentimenti e sensazioni... non tutto cede alla semplice nostalgia. E basta un attimo, o un incontro per far ripartire l'orologio dell'amicizia... che magari non avrà moltissime occasioni di ulteriori incontri, ma ha la forza di non svanire.

Carissimi Bea e Filippo, quando penso all'amicizia penso anche a voi: vi auguro di apprezzare, amare, coltivare, cercare, costruire e gustare tante amicizie. Ne vale la pena.




lunedì 10 giugno 2013

faccende domestiche... bimbi alla riscossa!

L'ho chiesto per caso.
"Bea e Filippo, andate a rifare i vostri letti, dai che la potete fare!".
Mi aspettavo una risposta del tipo: "Papà, non siamo capaci, siamo troppo piccoli, non abbiamo voglia, ... ecc.". Invece, chissà per quale congiunzione astrale favorevole, sono corsi in camera e ci hanno provato. Mi correggo: li hanno davvero rifatti!
Li ho osservati... 
Filippo, il piccolo, inizialmente s'è sdraiato per poter gestire al meglio la copertina e il lenzuolo e poi ha deciso che la cosa fondamentale fosse rigirare tutto sotto il materasso... a fatica, ma ce l'ha fatta.
Bea, dai suoi 5 anni, ha dimostrato una professionalità inattesa.
Metodica, precisa.
Tanto è disordinata nella gestione delle sue cose, quanto ha dimostrato precisione in questo caso.

Mi hanno stupito e divertito. Sorpreso... e anche un po' intenerito.

Non ho ancora la certezza che l'episodio di ieri si possa tramutare in un desiderio concreto di gestirsi qualcosa di proprio... forse è ancora presto.
In tutta sincerità io il mio letto ho cominciato a rifarmelo quando sono andato via da casa (... sincero, sincero? Quando vivevo da solo me lo rifacevo forse una volta alla settimana....).

Ma bisogna apprezzare lo spirito, e Bea e Filippo ieri sono stati davvero grandi!
E nel tempo scorgo come sarà importante abituarli a dare una mano... a gestire qualcosa della casa con un minimo di responsabilità.
Sia per una questione di compartecipazione... in fondo siamo sulla stessa barca...
Sia per un minimo di curriculum... le faccende domestiche sono skylls imprescindibili nel mondo contemporaneo...

Non mi va che crescano con la percezione della casa "albergo", o con la sottile consapevolezza che l'eventuale loro fancazzismo sia sempre supplito dai genitori... 
Non credo neppure al fatto che col tempo debbano essere loro a fare ed io a comandare... mi piace pensare che col tempo, si faccia il necessario insieme.

Insieme... chissà!







mercoledì 5 giugno 2013

Papà Vitto: l'accendiamo?

Grazie a tutti!
Per i suggerimenti, le proposte, i consigli... per chi mi chiede di mantenere questo nome.
In effetti sono ancora combattuto... 

Ma elenchiamo le proposte:

Questo papà
Lodicopapà
Dillopapà 
PapàLive
Nonsolomamme
Papà Vitto (e alloggio)
Un solo difetto: sono interista (questa proposta è una contraddizione in termini)
Il Mio Blog
Mamma che papà!
Papà Vittore
Trombabbo (è mia, ma è stata ripresa, probabilmente gli amanti della musica sono davvero molti)
Papà nella rete
Papà in servizio
Wpapà
Crescerepapà
Pappy Hour
Le Vette di Vitto
Un Papà per Due
A babbo Morto (tiè....)
Padre mostro
Mi Scappa la pipì papà

A ri-grazie di tutto...  
Molti di questi nomi mi sono piaciuti molto e se, come è giusto che sia, un Blog è personale, è pur vero che chi guarda dall'esterno vede oltre o da angolature diverse e scorge particolari interessanti, o ignoti.

Da giorni li rileggo, ci penso su, medito ... perché comunque voglio fare una classifica: ci sono dei premi in palio.

Il nome che mi ha preso di più d'impatto è: "Mamma che papà!". Ma non posso mettere la parola mamma nel Blog di un papà... non si fa...
Quello che mi ha fatto sorridere è Pappy Hour, perchè mi ricorda mia moglie... e quindi se mai facesse un Blog sarà certamente Mammy Hour.

Ma quello che mi ha convinto è: Papà Vitto (e alloggio). Probabilmente l'alloggio lo toglierò.... rimarrà Papà Vitto, cioè rimarrò io. 
Nel mio nome abbreviato (come in tanti mi chiamano) e con papà come prefisso... che è chi sono da qualche anno.

Il suggerimento è stato di El_Gae (Stratobabbo), che quindi ha il diritto di scegliere uno dei premi che avevo messo in palio (consiglio il quarto...):

- cena a casa mia a base di pizzoccheri valtellinesi (rigorosamente originali) 
- buono di 10 euro per acquisti su Nildi ... (sono miei amici)
- Un CD a scelta di Davide Van De Sfross
- possibilità di tenere i miei bambini per un WE a scelta (trasferimenti inclusi:).

Oggi blindo Papà Vitto... e se la pigrizia non mi fermerà il mio obiettivo è ripartire a settembre col Blog rinominato e rinnovato....
Fino ad allora mi tengo IlMioSuperpapà!




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