Bea e Filippo

Bea e Filippo

lunedì 23 dicembre 2013

Natale e regali! ... che cosa è Buono?

Siamo in macchia. la radio è accesa. I bambini reclamano il cd di Max Pezzali... sono diventati dei fan... mi accingo a metterlo. facciamo in tempo a sentire un pubblicità radiofonica. E' quella del Grana Padano.
Ascoltatela. Nel dialogo tra padre e figlio il papà alla ad un certo punto afferma che Babbo Natale esiste "per portare i regali ai bambini buoni...".
A Filippo qualcosa non torna: "Papà, perché Babbo Natale porta i regali solo ai bambini buoni?". Mi prende in contropiede. Pure a me quell'affermazione suona male.
Lì per lì non so cheddire. Poi me ne frego e rispondo che: "Quel papà si è confuso... Babbo Natale sa che non ci sono bambini cattivi. Che i regali arrivano a tutti. Può capitare che qualche bambino sia un po' monello qualche volta, ma Babbo Natale non dà punizioni, soprattutto a Natale".

Tutto il rispetto per il Grana Padano: lo adoro. I mie figli ne vanno matti. ma quel messaggio, a mio avviso, è proprio stonato. Non è buono come il prodotto... anzi lo rende, in quel frangente quasi antipatico. Diciamo che non tutti i copy sono dei fenomeni... perché non bastano le intenzioni: i messaggi posso nascondere vari significati e vanno previsti. 

Suvvia il regalo è regalo. E' gratis per natura. E' una delle poche cose non ancorata al merito. Perché ridurlo ad un compenso legato alla bontà?
Perché far pensare ad un bambino che Babbo Natale (il simbolo del dono, della bontà) possa fare delle liste: i buoni e i cattivi?
Perché ingenerare il dubbio di non sentirsi del tutto a posto? Magari per una sgridata un bambino vive il timore di non essere tra i buoni prescelti.

Magari nel tempo si è esagerato. Forse il costume ha un po' inquinato il clima natalizio con un'eccessivo peso ai regali materiali. Non sta a me giudicare. E non lo voglio fare.
Ma il regalo ha un valore in sè.
Poi so benissimo (perchè ci sono pienamente coinvolto) che, come scrive bene il mio amico Gae, un po' di ricattoterapia la si fa sempre...
Ma a Natale e per  i suoi regali non riesco.

Il regalo lo si fa per piacere, per suscitare un sorriso. Per esprimere vicinanza, affetto.
Senza buoni e cattivi.
Vabbè, lo so, ci sono i regali "obbligati", quelli che un po' pesano... non si sa mai che cosa prendere. Se ne farebbe a meno. 
Ma quelli per le persone care a volte è più bello farli che riceverli! Si pensano, si scelgono con cura. 
A volte si osserva il volto di chi li apre quasi con trepidazione! Si spera di scorgere gioia vera! E quando c'è si moltiplica. Si contagia.

E' Natale anche questo. Gustare i doni per quel che sono, non perché guadagnati!

Beatrice e Filippo l'altra sera ci hanno detto: "Mamma, papà noi vogliamo che Babbo Natale vi regali una bel  viaggio."
Sanno che ci farebbe piacere!
Hanno forse capito un pezzetto di bontà?


3 commenti:

  1. io il ricatto di Natale purtroppo lo sto usando, ma non sortisce effetto perchè il nano mi risponde che lui è bravo, solo che ogni tanto è "bibba (=birba)" ma "dopo no piagghio" (=non piango più)...e io mi sciolgo!
    I messaggi pubblicitari con Babbo Natale non mi piacciono, comunque, ognuno dice la sua e noi genitori, che teniamo alla magia, dobbiamo barcamenarci per spiegare e correggere...uffi!

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  2. Purtroppo anch'io son caduta nel tranello del ricatto di Babbo Natale, ma credimi in questi giorni e'per legittima difesa! Tanto non sortisce effetto! ;-)))
    Buon Natale

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  3. Ciao
    fino a ieri ricattoterapia a go go , poi ho letto il tuo post e mi son sentito una c...a!
    anche perche' ci andava di mezzo un innocente Gesu' bambino, quindi da stamattina anarchia totale!!!! e quello che arriva arriva!

    Colgo l'occasione per fare a te e famiglia i nostri piu' sinceri auguri per un sereno S.Natale

    Roberto & family

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