Bea e Filippo

Bea e Filippo

mercoledì 19 febbraio 2014

Discesa ... con curve

La seconda settimana da papà single sta andando in discesa. Lo ammetto è quasi rilassante. Filippo è in vacanza da mia mamma in Valtellina: "Papà, io voglio stare dalla nonna otto giorni"... ed io profondamente rispettoso della voglia di autonomia dei miei figli l'ho assecondato.
A casa quindi siamo rimasti io e Beatrice. E naturalmente la colonia marina: tartaruga e pesci, tanti pesci. Sempre di più.

Bea forse per il fatto che non ha occasioni per bisticciare con Filippo, forse perché si accorge di essere serenamente al centro dell'attenzione, forse perché i ritmi che ci dedichiamo sono realmente pacifici è bravissima. Tranquilla. Ce la caviamo alla grande.
Se non fosse per i compiti di inglese che mi trovano impreparato... mi richiama sulla pronuncia. Lo ammetto sono molto più ferrato con le lingue morte.
Se non fosse per la continua e perdurante necessità di rifornire l'astuccio con quanto immancabilmente e misteriosamente smarrito (siamo ormai alla cifra record del decimo temperino e della dodicesima gomma).
Sto pure diventato un abilissimo "temperatore" di matite colorate. Velocità e precisione. Imbattibile.
La vesto in fretta senza critiche (di mia moglie) sugli abbinamenti o le distonie dei colori.
Ci mangiamo le nostre "porcate" preferite. ieri per sbaglio sulle chiacchiere m'è scappato il sale al posto dello zucchero: è riuscita a dirmi che non erano male.
Insomma, tutto molto sereno.

Ma c'è sempre il MA. 
Non tutto è perfetto. Ogni discesa ha le sue curve, da affrontare con prudenza.

"Pronto, ciao sono Gianfranco, volevo dirti che il mobile è pronto!". cavolo, il mobile che mia moglie ha fatto smontare per ricostruire e colorare... me ne ero dimenticato!
"Bene, perfetto. Quindi?". 
"Verrei domani a montarlo, ti va bene?"
"Certo, vieni pure, ti lascio le chiavi di casa e t'arrangi. Mi raccomando rimettilo in sesto secondo le indicazioni della signora, altrimenti mi cazzia... io mica ho capito come è stato modificato".
"Tranquillo, mi pare di aver capito i suoi desideri... male che vada ne aggiustiamo il tiro in seguito".
Sono in una botte di ferro.

"Papà, a carnevale all'asilo devo vestirmi da Gnomo. Me lo prepari tu il vestito, visto che non c'è la mamma!"
"Filippo, sei in Valtellina con la nonna, lei è bravissima a confezionare abiti di carnevale. Affidati a lei!"
"Papà, per la sfilata dell'Oratorio - pure Bea parte con le richieste - dovrei vestirmi da sportiva con una spada gigante... me la costruisci tu?"
Che cosa ho fatto di male? A me il carnevale non è mai piaciuto moltissimo. Mi sono riciclato in questi ultimi anni perché ai bambini piace... ma mettermi a preparare costumi proprio non ce la posso fare!
"Bea, non è obbligatorio vestirsi da sportivi... ma il costume da pirata che hai usato lo scorso anno non ti piace più?"

Ho urgente bisogni di supporto!!!











1 commento:

  1. Ma allora va veramente bene! Te l'avevo detto che i bambini avrebbero risolto tutto alla grande :) Ok, anche il papà è molto bravo.
    Sui vestiti di carnevale non ti posso aiutare, non è festa gradita dallo gnomo di casa!

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